La prof.ssa Stefania Santelia dell’Università di Bari ‘Aldo Moro’ guiderà una discussione – basata sulla lettura di fonti latine tradotte sia in inglese che in italiano – sulle virtù femminili più apprezzate nel mondo romano: castità, dedizione al marito e ai figli, frugalità, operosità, obbedienza e, soprattutto, la capacità di rimanere in silenzio.
La condizione delle donne a Roma deve essere considerata alla luce sia della realtà della familia romana e delle prerogative del pater familias (che aveva potere di vita e di morte su moglie, figli e schiavi) sia delle restrizioni imposte alle donne: il divieto di partecipare alla vita politica, di bere vino, ereditare o gestire i propri beni, di decidere se portare a termine una gravidanza o “ritardare il parto” (come dicevano i Romani per riferirsi all’aborto).
La conversazione avvierà anche una riflessione più approfondita sui “traguardi” delle donne in Italia: il riconoscimento di una posizione paritaria all’interno della famiglia, l’accesso alle carriere giudiziarie e militari, la possibilità di interrompere una gravidanza, l’abrogazione del cosiddetto ‘delitto d’onore’ e del ‘matrimonio riparatore’, il diritto di voto.
L’evento è gratuito, con registrazione. La sala sarà accessibile a partire dalle ore 14:30.
Si prega di registrare ciascun partecipante tramite apposito form.
Stefania Santelia è professoressa presso l’Università di Bari ‘Aldo Moro’, dove insegna Lingua e Letteratura Latina e Letteratura Latina Tardoantica.
I suoi interessi scientifici includono, nel campo della letteratura greca, la produzione del mimo (sia letterario che anonimo) e la storiografia; nel campo della letteratura romana, specialmente negli ultimi anni, ha studiato autori e aspetti della produzione letteraria tardoantica, con particolare riferimento agli aspetti linguistici, alle tecniche compositive, ai rapporti tra l’élite romana e il mondo barbarico, all’edizione e alla circolazione dei testi, alle forme di ‘riuso’ della tradizione classica e ai cambiamenti che caratterizzano il passaggio dal periodo ‘classico-pagano’ alla tarda antichità dei primi secoli dell’era cristiana. Un aspetto particolare dei suoi interessi di ricerca riguarda la percezione del mondo femminile e il rapporto tra donne e cultura dall’età classica al V secolo d.C.
È autrice di numerosi articoli e varie monografie; è coinvolta nelle attività di centri interdipartimentali e interuniversitari dell’Università di Bari e dell’Università di Napoli Federico II; partecipa a progetti di ricerca italiani e internazionali; ha tenuto presentazioni in conferenze e seminari in Italia e all’estero; ha organizzato lei stessa numerosi convegni.
Stefania Santelia è da tempo impegnata in un’intensa attività didattica, non solo nei corsi curriculari, ma anche in master e corsi di dottorato in Italia e all’estero; è inoltre particolarmente impegnata nelle attività della cosiddetta ‘Terza Missione’: crede in ogni tipo di iniziativa volta a diffondere le sue specifiche competenze al di fuori del mondo scientifico; in particolare, è spesso invitata a discutere di questioni di genere da associazioni culturali, istituti di istruzione secondaria o nell’ambito di iniziative pubbliche su questo tema.
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