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SLIM 2023 / Italo Calvino e l’architettura visionaria della leggerezza

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Settimana della Lingua Italiana nel Mondo 2023
L’Italiano e la sostenibilità 

Universo Italo Calvino
Incontri su letteratura, ecologia, arte ed etica

In occasione centenario dalla nascita di Italo Calvino (1923-1985), l’Istituto Italiano di Cultura a Chicago, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue Moderne, Programma di Italianistica, alla DePaul University, presenta una serie di incontri su tematiche esemplari e meno note nella vasta opera dello scrittore, tra elementi fantastici e problematiche storiche.

3/ Ripensare il mondo: Italo Calvino e l’architettura visionaria della leggerezza
presentato dalla prof.ssa Letizia Modena
Giovedì, 2 novembre ore 18:00 CT
Istituto Italiano di Cultura a Chicago

Cento anni dopo la sua nascita, una delle eredità più vivaci di Italo Calvino continua a mescolarsi alle arti visive e dello spettacolo. Ne è testimone la mostra internazionale in corso all’Istituto Italiano di Cultura a Chicago, “Eccellenze Italiane: Illustrazioni per Italo Calvino”, che presenta le opere di illustratori affermati ed emergenti che si sono ispirati alle “immagini della parola di Calvino.” Indubbiamente, gli scritti di Calvino ancora catturano la nostra immaginazione: le sue appassionanti osservazioni sulle dimensioni spaziali della nostra esistenza, l’ambiente che circonda l’individuo, il modo in cui noi, come persone, facciamo esperienza dei luoghi, sia sotto forma fisica, materiale che di relazioni astratte, rimangono affascinanti e rilevanti come lo erano quando le scrisse per la prima volta.  Oggi, artisti, studiosi, laici, critici culturali, urbanisti e molti altri leggono, insegnano e discutono le opere di Calvino.  Il suo romanzo del 1972 Le città invisibili continua a provocare il dialogo tra teorici dell’architettura e urbanisti, alcuni entusiasti della sua influenza e altri scettici. Ma, sapendo che Calvino è stato e rimane una grande fonte di ispirazione per tanti, ci si chiede: Cosa ha ispirato la sua immaginazione? Da cosa ha attinto per reinventare l’ambiente urbano presente e futuro? 

La conversazione con la prof. Letizia Modena verterà sull’amore di Calvino per la città in relazione alle preoccupazioni fondamentali degli urbanisti negli anni ’60 e nei primi anni ’70, quando la metamorfosi delle città in megalopoli informe, congestionate e sovrappopolate stava diventando sempre più evidente. Vedremo quanto le icone urbane fantasiose e memorabili di Calvino sono state ispirate da una rivoluzione di forme in corso nell’ambiente del romanzo; una rivoluzione che stava generando strutture di design orientate alla dematerializzazione, o leggerezza.  Visionary Architecture, che rimane un capitolo controverso nella storia del design architettonico, era composta da una corte internazionale di architetti le cui opere hanno immediatamente preceduto la pubblicazione di Le città invisibili, e in cui il discorso sull’utopia era vivo e presente.  Così, vedremo che le forme urbane di architettura visionaria che sfidano la gravità e utopiche hanno ispirato molti scenari urbani iconici nel romanzo di Calvino che ancora ispirano architetti, designer, artisti e molti, molti altri. 

L’incontro sarà moderato da Caterina Mongiat Farina, Professoressa Associata e Direttrice del Programma di Italiano di DePaul University. 

L’evento è gratuito e aperto al pubblico. Non è richiesta la registrazione. La sala sarà accessibile a partire dalle ore 17:30 e fino ad esaurimento posti.

Letizia Modena è Professoressa Associata di Italiano alla Vanderbilt University di Nashville, Tennessee (USA), dove è anche co-direttrice dello Urban Humanities Postdoctoral Program. La sua ricerca transdisciplinare esplora le nostre relazioni individuali e collettive con l’ambiente artificiale. Il suo lavoro si radica nell’incontro tra studi di urbanistica e arte, questioni di rappresentazione, giustizia spaziale ed equità. La sua ricerca riguarda anche le modalità con cui l’arte si relaziona a una definizione condivisa e architettonica di luogo (dal concetto di appartenenza e radicamento, allo spostamento e alla dislocazione) e come questa catturi e modelli le relazioni umane con l’ambiente urbano, lungo le linee di classe, genere, etnia, profilo sanitario e sessualità. In Italo Calvino’s Architecture of Lightness: The Utopian Imagination in an Age of Urban Crisis (2011, 2014), si è concentrata sulle radici urbanistiche del romanzo bestseller Le città invisibili (1972), da sempre favorito da architetti contemporanei, urbanisti e designer.  Il suo attuale progetto editoriale, “Visioni periferiche”, è una riflessione su come la letteratura di fantasia, la fotografia e il cinema possano contribuire alla pianificazione urbana inclusiva e all’apprendimento e all’insegnamento pubblico e collaborativo nelle scienze umane. Modena è autrice di numerosi articoli che indagano se e come le narrazioni scritte e visive della città, così come i monumenti e i memoriali, possano definire modi alternativi di vedere, descrivere e costruire lo spazio urbano.

Caterina Mongiat Farina (Laurea, Università di Padova; PhD, Università di Harvard) è Professoressa Associata e Direttrice del Programma di Italiano a DePaul University. La sua ricerca si concentra sui temi del linguaggio, della retorica e dell’identità nella letteratura italiana nel XVI secolo e dal dopoguerra ad oggi. È autrice di Questione di lingua. L’Ideologia del dibattito sull’italiano nel Cinquecento (Longo Editore, 2014), con Geoff Farina, traduttrice del manuale classico di Umberto Eco How to Write a Thesis (MIT Press, 2015), e con Paola De Santo, curatrice e traduttrice delle Letters (1607) di Isabella Andreini (Iter Press, in corso di pubblicazione). Gli articoli di Mongiat Farina sulla letteratura premoderna e la narrativa contemporanea di formazione sono apparsi su riviste come Rinascimento, Stilistica e Metrica italiana, Forum Italicum, Italica, Esperienze letterarie e Strumenti critici. La sua attuale ricerca si concentra sull’uso da parte di Italo Calvino di metafore e similitudini tra esseri umani, animali e piante e luoghi comuni del Bildungsroman per riflettere su come essere umani e accettare il cambiamento come un processo costante, oltre i propri anni formativi. Collabora con Paola De Santo all’edizione italiana delle Lettere di Andreini.

La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, celebra ogni anno la lingua e la creatività italiane nel mondo. L’iniziativa, nata nel 2001 in collaborazione con l’Accademia della Crusca, è realizzata nella terza settimana di ottobre dalla Rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura, con il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Governo svizzero e dei principali partner della promozione linguistica.

L’evento è presentato in partnership con Chicago Architecture Biennial 2023, “This Is a Rehearsal” 

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura a Chicago
  • In collaborazione con: Dipartimento di Lingue Moderne, Programma di Italianistica, DePaul University & Chicago Architecture Biennial