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Studenti al centro della conversazione. “US: Gen Zitaly” di Francesca Beretta e Pierluca Di Pasquale

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Beretta, F., e P. Di Pasquale, creatori. US: Gen Zitaly. 2025.

Articolo di Francesca Beretta
Assistant Teaching Professor di Italiano e Language Coordinator | University of Kansas (KU)

L’idea per il cortometraggio US: Gen Zitaly (2025) è nata davanti a un caffè con il mio amico Pierluca di Pasquale in una panetteria di Lawrence, Kansas. Quel giorno abbiamo iniziato a discutere di come la sua esperienza come regista potesse contribuire a dare vita agli spunti della mia ricerca sulla Gen Z e sulle sfide che i dipartimenti di lingue straniere negli Stati Uniti affrontano nel reclutare e trattenere studenti.

Negli ultimi quindici anni, le Humanities hanno registrato un forte calo delle iscrizioni, causato prima dalla crisi economica del 2008 e poi dalla pandemia di COVID-19. Secondo l’ultimo rapporto della MLA, le iscrizioni agli studi di Italianistica sono diminuite di oltre il 40% a livello nazionale.

Molti programmi sono stati tagliati o ridimensionati, rendendo sempre più difficile mettere in evidenza il loro valore per gli studenti di oggi. I dati descrivono questi studenti come una generazione orientata alla carriera, che entra all’università con l’obiettivo principale di acquisire competenze spendibili sul mercato, in un periodo in cui le rette universitarie, ai massimi storici, spesso li costringono a lavorare part-time o full-time mentre frequentano i corsi.

Mentre le istituzioni invitano sempre più tutte le discipline a incontrare gli studenti “là dove si trovano,” rimane la domanda: “Dove si trovano?” Con l’intento di offrire una risposta, il nostro progetto mira a coinvolgerli in una conversazione in cui i loro volti e le loro voci sono spesso trascurati.

Nell’autunno del 2024, ho invitato tutti gli studenti di italiano del KU a partecipare al progetto e, insieme a Pierluca, abbiamo iniziato a condurre interviste e lavorare al film. Per l’apertura, abbiamo scelto di includere un messaggio vocale WhatsApp inviato dalla nonna italiana di una studentessa, Iole, come augurio per il progetto. In realtà, si tratta di un ricordo che cattura l’essenza del patrimonio culturale italiano – famiglia, cibo e festività – e introduce le storie di sua nipote Isabella, Burke, Vy, Christian, Porter, Ashtyn, Jake, Alex e Gage.

Un tema ricorrente nei loro racconti è quello di giovani cittadini globali che possono o meno utilizzare l’italiano nella vita quotidiana, ma che restano profondamente consapevoli dei valori fondamentali che l’apprendimento di una lingua offre: costruire relazioni e entrare in contatto diretto con un’altra cultura. Queste esperienze non sono state – e, si spera, non saranno – sminuite dalle innovazioni tecnologiche, compresa l’IA, che hanno reso lo scambio linguistico istantaneo, gratuito e in gran parte grammaticalmente accurato.

In un momento in cui la promozione degli studi di Italianistica è fondamentale, e in un mondo dominato dalla comunicazione virtuale e virale, US: Gen Zitaly vuole essere un messaggio di speranza per molteplici pubblici. Innanzitutto, è rivolto agli studenti attuali e futuri, una generazione abituata a creare e interagire con contenuti digitali ben progettati, a esprimere la propria voce e a ispirare i coetanei attraverso le proprie esperienze. Contiene anche un messaggio per l’Italia stessa, poiché i nostri studenti potrebbero un giorno vivere, lavorare o contribuire al Paese. Inoltre, si rivolge agli educatori, il cui lavoro riflette passione e dedizione. Infine – ma non meno importante – si rivolge ai responsabili dei programmi didattici, me compresa. Nel mondo di oggi, in rapido cambiamento e orientato al futuro, gli interessi degli studenti – in particolare quelli dei non specializzandi, il nostro gruppo più numeroso – possono differire dalle tradizionali enfasi sulla memoria letteraria, sulle tradizioni estetiche e sulla lingua formale. Come possiamo, allora, adattare i nostri programmi per rispettare le traiettorie degli studenti, amplificare le loro voci e, al tempo stesso, preservare l’eredità culturale senza tempo del Bel Paese?

Francesca

Il progetto è presentato dall’Istituto Italiano di Cultura di Chicago in occasione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, dedicata al tema “Italofonia: la lingua oltre i confini”.